Giovedì 10 marzo 2022 alle ore 18.30 presentiamo “TRAVASI”, di Francesca e Giovanna Zoboli. Con la partecipazione di Guido Scarabottolo, che ne ha curato la grafica e Giuseppe Zapelloni, editore con La Grande Illusion. Per prenotarsi scrivere a info@sullalunavenezia.it e indicare la fascia oraria prescelta.

Questo piccolo libro prezioso nasce da una ricerca artistica di Francesca Zoboli sulle forme del vaso e sul modulo, da cui deriva un sistema compositivo basato su figure geometriche elementari: archetipi in grado di combinarsi strutturalmente tra loro originando un numero pressoché infinito di nuove forme. I ventuno disegni che corredano questo studio sono stati successivamente illustrati, à rebours, da Giovanna Zoboli con quindici brevi racconti. La cura grafica del volume, il primo della collana “Hortus conclusus” per le produzioni librarie La Grande Illusion, è di Guido Scarabottolo.

Citiamo qui di seguito un brano tratto da uno dei racconti, dedicato a Carlo Scarpa, all’acqua, alla perfezione assoluta della forma.

“L’acqua corre fuori e dentro molte costruzioni pensate da Carlo Scarpa, come nel minuscolo labirinto di alabastro del giardino Querini Stampalia dove un filo d’acqua sembra spillare direttamente dalla fonte Castalia […] Ha certamente a che fare con l’acqua la prodigalità con cui dalla testa di Scarpa, ancora giovanissimo, uscirono una miriade di vasi così straordinari che a me, invece che oggetti, fanno venire in mente le forme attraverso cui una tribù di dei potrebbe mettersi, un giorno, a pensare. Di certo sarebbe il vetro la loro materia, di certo il colore, di certo l’iridiscenza, di certo lo sarebbero le forme geometriche. […] Scarpa è sicuramente stato uno di questi vasi, in un tempo lontano, così come deve essere stato un pavimento o un soffitto o un cardine o una vasca, un fregio, una parete, una scala – ne disegnò di bellissime – una porta.

Era un uomo dotato di una conoscenza assoluta e millimetrica dello spazio. Guardando un suo vaso, pensi: ah ecco così un vaso è questo. Guardando un suo pavimento:ah ecco, allora è questo un pavimento, e questo è un soffitto, e questo è un cardine, questa una vasca, una parete, un fregio, una scala, una parte. Si procede per illuminazioni, con Scarpa. Più che di architetture, si tratta di risvegli. Non solo si intuisce improvvisamente quello che una forma è, ma, insieme, quello che potrebbe essere.”

E ancora, dai racconti di Giovanna Zoboli:

“I vasi che sono stati esposti nelle numerose mostre realizzate presso le Stanze del Vetro hanno, infatti, un’eccezionale qualità: mostrano che nessun materiale più del vetro possiede la luminosa qualità dell’acqua, la sua varianza cromatica, la sua disposizione ludica al riflesso, il suo talento nel rifrangere il mondo in un disegno imprevedibile, la sua indole sfuggente, la sua disposizione all’inquietudine del movimento, la sua silenziosa presenza, la sua casta trasparenza, la sua inquietante opacità, il suo miracoloso saper prendere forma, il suo mostrare la natura ambigua e meravigliosa di quanto si muove sotto la superficie. Nessuna materia mai, insomma, fu più adatta a Venezia.”

TRAVASI è pubblicato da La Grande Illusion, una piccola casa editrice con base a Pavia ma itinerante e cosmopolita d’elezione, dedicata alla produzione di libri che siano ogni volta un progetto editoriale ed una collana a sé: sperimentazioni concrete tra letteratura, illustrazione e grafica nel segno dell’inedito e della tradizione.

Nel suo catalogo troviamo anche un altro gioiello: ” I fiori blu”. Di nuovo questo libro nasce dalla collaborazione delle due sorelle. E’ infatti il risultato di un’indagine artistica, liberamente ispirata ai disegni delle tavole botaniche, condotta da Francesca Zoboli intorno alla pianta dell’Iris. I materiali utilizzati sono inchiostri, cera, pastelli e colori a olio su carta. Dalle immagini è poi germogliato il racconto Fenomenologia di un giardino di Giovanna Zoboli che ad esse si intreccia. La cura grafica del volume, il primo della collana “Lubertosa” è di Guido Scarabottolo.

Ringraziamo Nicoletta di Naturally Epicurean per le bellissime foto tratte dal suo archivio personale.