Nonostante il passare degli anni, certi libri non invecchiano mai. Contengono storie che, un po’ come la vita, coinvolgono intensamente, restando sempre non del tutto decifrabili .
La cucina della notte del grandissimo illustratore americano Maurice Sendak è un libro così, ed è per questo che abbiamo deciso di dedicargli un post. Uscito in America per Harper & Row nel 1970, racconta del sogno di Mickey, che durante una notte finisce in una cucina-città, i cui edifici hanno le forme di bottiglie di latte, scatole di cereali, barattoli di marmellata o panna fresca, e dove i cuochi, che prendono le sembianze di Oliver Hardy, lo vogliono cucinare insieme alla torta. Fortunatamente, Mickey, che passando dal mondo reale a quello del sogno era scivolato dai vestiti e rimasto nudo, con l’impasto si fa una tuta e costruisce un aeroplano con cui volare via e tornare nel suo letto, senza dimenticarsi prima di procurare ai pasticceri il latte necessario per fare la torta da assaporare a colazione la mattina seguente.
Il libro, insieme a Nel paese dei mostri selvaggi (disponibile in libreria) e Outside Over There, completa una trilogia sullo sviluppo psicologico e sulla crescita del bambino. Rispetto ai primi due titoli, La cucina della notte è maggiormente autobiografico e ha molti riferimenti alla vita personale e alle passioni dell’autore, alcuni leggibili solo da lui e dai suoi amici, come l’indirizzo della casa dove aveva abitato da bambino dove era stato più felice (come dichiara in questa intervista sul Washingto Post).
Il nome Mickey è un omaggio a Topolino, mentre al rapporto con il cibo e l’amore per il latte, Sendak dedica alcune pagine con disegni bellissimi. Diverse poi, sono le allusioni alle sue origini ebraiche. Il fatto che Mickey voglia essere imprigionato in un impasto e cotto al forno da un individuo con i baffetti rimanda chiaramente alla tragedia dell’Olocausto, che privò l’autore di molti cari.
Le illustrazioni sono di altissimo livello, i colori brillanti e il cibo fa venire l’acquolina in bocca, tanto sembra vicino, soffice e tangibile. Mickey, con la fantasia, riesce a risolvere il pasticcio in cui si è trovato, dimostrando che la creatività aiuta a superare le paure e crescere.
La nudità del protagonista e la presenza di questi personaggi con i baffetti alla Hitler, lo hanno reso uno dei libri più censurati dalle biblioteche americane. L’autore in realtà non ha mai voluto impartire insegnamenti, piuttosto raccontare in modo onesto le emozioni dei bambini. Era stato proprio questo modo di trattare l’infanzia che gli aveva fatto vincere nel 1964 il Premio Caldecott con Nel paese dei mostri selvaggi.
Sendak ha portato nella letteratura per l’infanzia ambientazioni fatte di mostri e personaggi bizzarri, un mondo forse un po’ dark, ma che aiuta i piccoli lettori a conoscere e affrontare emozioni forti come paura, rabbia e noia e sapere che è normale provarle. Sendak dichiarò che non scriveva né per bambini né per adulti e che ai bambini è giusto raccontare il mondo così com’è e come lo esperiscono. Per questo suo talento, nel 1996, il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton gli conferì il premio della National Medal of Arts affermando che: “His books have helped children to explore and resolve their feelings of anger, boredom, fear, frustration and jealousy” (link articolo su Sendak).
La cucina della notte è un piccolo capolavoro senza tempo. Nelle foto scattate in libreria, solo la copertina è dell’ edizione italiana. Per le altre immagini abbiamo utilizzato la copia personale di Francesca, in inglese (originale della Harper & Row!), ritrovata da lei in un mercatino di Londra, ma in realtà proveniente dall’America. Appena si apre il libro, due cartoncini sbiaditi informano che, in un qualche tempo lontano, questo libro si trovava al Children’s Dept. della Brown County Library di Green Bay, Wisconsin ed è bello immaginare i diversi bambini che ne hanno goduto prima di noi, magari a letto con un genitore prima di dormire o da soli in una soffitta poco illuminata e colma di oggetti.
Speriamo di aver fatto voglia anche a voi di leggere o rileggere questo grande libro e vi aspettiamo in libreria sullaluna. Nel frattempo, buona lettura.