1 February

Giovanna Zoboli presenta FUORI DA NOI. Cose, piante, città

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Fondamenta de la Misericordia, 2535
Venezia, 30121 Italy
1 February 2020
5:30 pm - 7:30 pm

Torna a Venezia Giovanna Zoboli e viene a trovarci sullaluna, insieme a Cecilia Mutti.

Questa volta non come editrice (insieme a Paolo Canton ha fondato nel 2004 Topipittori) ma come autrice di “Fuori da noi. Cose, piante, città” da poco pubblicato da Nuova Editrice Berti.

“Fuori da noi” è una raccolta di storie, riflessioni e ricordi.
Tutti i sedici racconti mescolano libri e vicende autobiografiche in un intreccio che rende le trame irregolari e imprevedibili, come alla ricerca di qualcosa, un ordine, un senso, che per un attimo possa illuminare l’esperienza così mobile e sfuggente della vita. Molti di questi pezzi riguardano l’infanzia dell’autrice e le molte letture che ha incontrato nel corso del tempo della crescita (le fiabe, Pinin Carpi, I Quindici libri, Garcia Lorca, i giornaletti, i fumetti eccetera).

E c’è anche un bellissimo capitolo dedicato proprio a Venezia: “Peggy e il meraviglioso chiarore”, pubblicato per la prima volta nel blog di Federico Novaro.
Il racconto comincia così:
«Palazzo Venier dei Leoni, a Venezia, si chiama anche il palazzo non finito. Fu iniziato nel 1748 e non si arrivò nemmeno al pianterreno. Le fondamenta, tuttavia, furono scavate così profondamente che il palazzo a fianco ne riportò danni strutturali irreparabili, che portarono alla sua demolizione. Non si sa perché rimase incompiuto: forse finirono i soldi, forse vi si opposero i Corner che abitavano di fronte e si irritavano all’idea di una magnificenza superiore alla propria.
Anche il perché dei leoni del nome è ignoto. Si dice che nel giardino un tempo abitasse un leone. Più realisticamente pare derivi dalle teste di leone in pietra d’Istria che decorano la facciata al livello dell’acqua. I Corner con la tipica, fiabesca stupidità dei potenti non si resero conto che il vero pericolo stava nello splendore di quel palazzo inesistente, acceso da tutti i doni dell’invisibile. Un palazzo che non c’era, con un giardino di pietre nel centro, e sul canale bocche di leone a lambire le acque basse e alte. Un tipo di visione che ricorda il meraviglioso chiarore che accoglie Bella al suo arrivo nel castello di Bestia, nella fiaba di Madame de Villeneuve.»

Vi aspettiamo!

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